Le regole in vigore fino al 31 dicembre prossimo in attesa della delega del governo

Un provvedimento ponte in attesa della definizione di quelle che saranno le regole per l’accesso all’assegno unico per i figli a carico. Così si può definire il decreto-legge 8 giugno 2021, n. 79, pubblicato in gazzetta ufficiale n. 135. Il decreto-legge poggia su una serie di provvedimenti antecedenti, il primo dei quali è riferibile al comma 339 dell’articolo 1 della legge 160/2019 (legge di bilancio 2020) che istituisce il fondo per l’assegno universale e servizi alla famiglia. La dotazione di tale fondo è stata successivamente rafforzata con l’articolo 1, comma 7, della legge 178/2020 (legge di bilancio 2021). La successiva legge 46 del 1° aprile scorso ha delegato il governo al riordino, alla semplificazione e al potenziamento delle misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’assegno unico e universale. Nell’impossibilità di partire con la norma definitiva già il 1° luglio, come previsto dalla legge di bilancio 2021, quest’ultimo decreto-legge, che arriva dopo la deliberazione del consiglio dei ministri del 4 giugno scorso, introduce l’assegno temporaneo per i figli minori. Anche se ancora non si è formalmente concluso, l’idea di assegno unico per i figli a carico non è nuova. Se ne parla, infatti, almeno dalla fine degli anni ’90, anche se spesso con modalità di fruizione diversa. L’idea dell’assegno unico, infatti, si è sovente legata a quella della dote per i maggiorenni, con la possibilità di dirottare parte delle risorse in una sorta di salvadanaio per il futuro.