Volano stracci tra M5s e Rousseau: è guerra sulla “proprietà” degli iscritti. La Casaleggio Associati tiene per sé gli iscritti: «Oltre mille persone hanno deciso di disiscriversi dal M5s e di impedire che i propri dati vengano consegnati, contro la loro volontà, a soggetti terzi»

Prima o poi i nodi vengono al pettine: ormai Rousseau e M5s non sono più la stessa creatura, da ieri continuano a volare i cosiddetti stracci e il Movimento non sa più ormai quanti iscritti ha e non sa neanche se sono i suoi, visto che la Spa Rousseau se li tiene per sé. Vito Crimi, leader politico del M5s, e Giuseppe Conte, futuro leader del futuro partito, ma non iscritto, sostengono: «Non comprendiamo come un compagno di viaggio con cui si è fatto un percorso insieme stia macchiando una così nobile storia con atti che la legge non ammette», ritenendo «inaccettabile che un soggetto privato possa tentare di ostacolare l’attività di una forza politica». Ma Rousseau – associazione, è bene ricordarlo, nelle mani della Casaleggio Associati, azienda privata – continua non solo a non fornire i dati ai pentastellati (ma quali sono quelli veri?), ma ha dato il via alla sua campagna di reclutamento. Non solo, in meno di 20 giorni «oltre mille persone hanno deciso di disiscriversi dal M5s e di impedire che i propri dati vengano consegnati, contro la loro volontà, a soggetti terzi», aprendo ufficialmente le porte a chi vuole migrare dal Movimento a Rousseau. Dunque abbiamo un secondo partito e sarà ancora un partito-azienda, nel senso letterale del termine? Ma non era forse questa una delle ragioni per la quale hanno per anni combattuto strenuamente contro Silvio Berlusconi? Le accuse si sprecano. «Si è verificata una imbarazzante “sceneggiata” messa in atto da parte dell’ex reggente Vito Crimi insieme al Tesoriere Claudio Cominardi che hanno inviato tre persone presso la sede dell’Associazione Rousseau per “requisire” i dati degli iscritti”», ha rivelato in una nota l’Associazione Rousseau che ha definito un «blitz» l’atto, trovando «ad attenderli un ufficio vuoto dal momento che i dipendenti di Rousseau sono in Cig. Questa immagine racconta plasticamente la gestione degli ultimi 15 mesi» del M5s. Quest’ultimo ribatte «Casaleggio coltiva ormai l’idea non più segreta di impadronirsi dell’elenco degli iscritti del Movimento Cinque Stelle. per farne la base per un soggetto politico sotto il suo totale controllo». Davvero prima era così diverso? Come se non bastassero i due contendenti, ci si mettono anche i consumatori: il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha inviato oggi una formale diffida all’Associazione Rousseau intimando di cedere i propri dati al M5S, e ha presentato un esposto al Garante per la Privacy affinché faccia luce sulla possibile violazione delle norme in tema di privacy da parte della stessa associazione.