Differenze fra pubblico e privato; presto servirà l’accordo individuale

In vista della possibile e completa riapertura delle attività commerciale e produttive, ci si interroga sul futuro del lavoro agile. Dopo la lunga pausa connessa alla necessità di ridurre al massimo il rischio contagio da Covid-19, è di tutta evidenza che è necessario tornare ad una normalità, cosa che, naturalmente, non significa tornare semplicemente al gennaio del 2020. Il ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta, ha più volte espresso la propria opinione sullo smart working che, nella sua opinione, andrebbe legato maggiormente alla produttività dei dipendenti pubblici. Il suo omologo al lavoro, Andrea Orlando, nelle scorse settimane si è anche confrontato con Cgil, Cisl, Uil, Ugl e le altre parti sociali per capire come procedere nel settore privato. Di certo, ancora fino a settembre si andrà avanti con la modalità semplificata; dopo si tornerà, salvo adeguamenti, alla previsione della legge 81/2017 con l’accordo individuale.