Covid-19: in arrivo un altro decreto, probabilmente mercoledì. Conte: «Il prossimo individuerà 3 aree corrispondenti a 3 scenari di rischio, per ciascuno dei quali sono previste misure via via più restrittive»

«Siamo costretti a intervenire in un’ottica di prudenza e massima precauzione, per attuare ulteriori misure e seguire la più stringente strategia contenitiva e mitigativa del contagio. La strategia va modulata in base alle differenti criticità dei territori graduando la severità delle misure. È necessario intervenire con un regime differenziato basato sui diversi scenari regionali», così ha detto oggi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso delle comunicazioni alla Camera – alle 18 in Senato – sulla situazione epidemiologica e sulle eventuali ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19. Le nuove norme saranno varate a stretto giro, intorno a mercoledì, alla luce sia del parere espresso oggi da Camera e Senato e degli indici di contagio. Come annunciato da Conte, nel «prossimo dpcm individuerà 3 aree corrispondenti a 3 scenari di rischio, per ciascuno dei quali sono previste misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione in una specifica fascia avverrà con ordinanza del ministro della Salute». Le regole generali valide su tutto il territorio nazionale dovrebbero essere divieto della circolazione dalle 21, divieto di spostamento da e per le regioni con indice di alta diffusione del contagio, autocertificazione per gli spostamenti necessari per comprovata esigenza, aumento della didattica a distanza, per le scuole superiori, al 100%, trasporto pubblico locale al 50%, chiusura nel week end dei centri commerciali, chiusura dei musei, delle mostre e della zona video-giochi nei bar e tabacchi. Nelle regioni in cui il contagio è più a rischio, in base all’indice di contagio, potrebbero arrivare misure più restrittive, mentre i governatori – soprattutto quelli del centrodestra – avevano chiesto ieri soltanto misure omogenee in tutta Italia. Si consideri che «nell’ultima settimana 11 regioni sono classificate a rischio elevato o molto elevato, altre 8 sono classificate a rischio moderato e una probabilità di progredire a rischio alto nel prossimo mese». Ma, sempre a detta di Conte, esiste un’alta probabilità che 15 regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e delle aree mediche nel prossimo mese. È stato descritto teso il vertice tra governo e Regioni – ma il Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha poi smentito il «braccio di ferro», preferendo parlare di incontro «interlocutorio». Stamattina il presidente e il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini e Giovanni Toti, hanno avuto un incontro in videoconferenza con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del quale, secondo fonti del Quirinale, è stato ribadito il ruolo decisivo delle Regioni nel fronteggiare la pandemia.