“L’Ugl Agroalimentare condivide le finalità dei ddl in discussione ma ritiene necessario affiancare all’azione repressiva un sistema premiante per le imprese che, rifiutandosi di ricorrere ai caporali, subiscono le conseguenze negative della concorrenza scorretta basata sull’illegalità”.
Questa la posizione dell’Ugl Agroalimentare esposta dal segretario nazionale, Paolo Mattei, nel corso dell’audizione odierna sui disegni di legge contro il Caporalato che si è tenuta presso la Commissione Agricoltura del Senato e alla quale ha partecipato anche il dirigente sindacale Carla Ciocci.
“Per tutelare i lavoratori agricoli – ha continuato il sindacalista -, occorre prima di tutto proteggere i prodotti di qualità della nostra agricoltura, attraverso l’introduzione di marchi che attestino l’eticità della filiera”.
“Infine – ha aggiunto -, l’Ugl Agroalimentare ritiene fondamentale modificare l’art. 6 del decreto legge n. 91/2014 per assicurare l’inclusività della Rete per il Lavoro agricolo di qualità, con l’obiettivo di garantire una maggiore efficacia della stessa nella lotta al caporalato”.Caporalato