Il rapporto Istat sulla povertà in Italia, pubblicato il 15 luglio 2015 con i dati relativi al 2014, vede in cima alla lista la Calabria con il 26,9 per cento delle famiglie in stato di povertà. Seguono la Basilicata con l’indice di povertà familiare al 25,5 per cento e la Sicilia al 25,2 per cento. Un Sud, quindi, sempre più distante dalla crescita economica e sempre più a rischio desertificazione industriale.
Proprio sul caso Basilicata è intervenuto, attraverso una nota stampa, Giovanni Tancredi, segretario regionale dell’Ugl.  Per il sindacalista “ora più che mai è necessario intervenire sul mercato del lavoro – precisa – non possiamo più vivere di assistenzialismo. Il sostegno, da parte del Governo al nostro territorio, può essere dato diversi modi: permettendo, anzitutto, agli imprenditori di investire, di scommettere sulle potenzialità della regione”.
Una riflessione, quella avanzata da Tancredi, che focalizza l’attenzione sulle molteplici difficoltà che, quotidianamente, mettono a dura prova le famiglie lucane: molti cittadini non riescono ad arrivare a fine mese – specifica il sindacalista – per tanti altri la pensione sociale costituisce l’unica fonte di reddito. Sono tante le testimonianze che, da sindacalista, raccolgo sul territorio e che evidenziano uno spaccato della nostra realtà davvero fragile e bisognoso di riscatto.  A questo poi, si aggiunge, la fuga dei cervelli altro tassello che impoverisce ulteriormente la Basilicata. Le nuove generazioni migrano con la speranza di formarsi e trovare fortuna altrove”.
“Le Istituzioni aprano gli occhi  – conclude Tancredi – non si può più temporeggiare, in gioco c’è il futuro di un intero territorio, delle famiglie e delle nuove generazioni. Il nostro sindacato su questo tema è da sempre attento e sensibile e, non abbasseremo mai la guardia”.