speraTermini Imerese torna a essere un’area dove si parla di sviluppo e produzione. Grazie al grande senso di responsabilità di tutte le parti coinvolte sarà possibile riassorbire nell’arco di tre anni tutti i 700 dipendenti ex Fiat che finora sono stati in cassa integrazione“.
Queste le parole di Federica Guidi, Ministro dello Sviluppo Economico, dopo l’intesa e lunga trattativa che ha portato alla sottoscrizione, tra Invitalia e Blutec, di un contratto di sviluppo che punta alla riconversione e riqualificazione del polo industriale di Termini Imerese. Dopo quattro anni e mezzo di silenzi si riaprono i cancelli dello stabilimento ex Fiat e soprattutto riparte da oggi il riscatto di un territorio, quello siciliano, messo costantemente a dura prova da una profonda recessione che ha segnato, nel tempo, il destino di molti lavoratori.
Antonio Spera, segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, che ha seguito con attenzione la vertenza precisa: “Un passo importante e concreto è stato realizzato con la firma di questo accordo ma – prosegue –  ora è importante accelerare i tempi di sviluppo del progetto affinché 250 lavoratori possano entrare nella nuova realtà industriale entro il 2016 così come previsto per la prima fase di avvio di reindustrializzazione. Abbiamo già provveduto a chiedere un tavolo di confronto presso il ministero dello Sviluppo economico congiuntamente a quello del Lavoro per monitorare l’andamento del piano industriale e per garantire ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori”
Per il sindacalista l’accordo “è fondamentale non solo per l’avvio di una nuova realtà industriale ma anche per il territorio da anni martoriato dalla crisi occupazionale e per il mantenimento di tutti i livelli occupazionali”.

Cosa prevede l’accordo
L’accordo prevede un investimento complessivo di 95,8 milioni di euro, di cui 71 concessi da Invitalia (67 milioni sotto forma di finanziamento agevolato e 4 milioni come contributo in conto impianti). Rilevante l’impatto occupazionale: il progetto prevede l’assunzione progressiva di 400 ex addetti Fiat, 250 entro il 2016 e 150 entro il 2017. Con un successivo investimento, dedicato all’allestimento di vetture ibride ed elettriche, è prevista l’assunzione di ulteriori 300 addetti entro il 2018.  In meno di tre anni, quindi, saranno riassorbiti tutti i 700 ex lavoratori Fiat attualmente in cassa integrazione.