di Caterina Mangia

“Non intendiamo abbassare la guardia: la battaglia sociale in difesa dei mari pugliesi è solo il primo passo verso un obiettivo più grande a sostegno del referendum anti-trivelle”.
A parlare è il segretario provinciale dell’Ugl Foggia, Gabriele Taranto, che non intende demordere nella sua lotta contro le trivellazioni.
Ieri la società irlandese Petroceltic ha comunicato al ministero dello Sviluppo economico la propria decisione di porre fine alla controversa e contestatissima operazione di esplorazione dei fondali al largo delle isole Tremiti per ricercare gli idrocarburi; la causa, quasi certamente, è da ricercare nel crollo del prezzo del petrolio sceso sotto i 40 dollari, che rende poco profittevole questo tipo di attività.
Per l’Ugl si tratta di una buPetroceltic-bulgariaona notizia, insufficiente però a fermare la mobilitazione del sindacato contro le trivellazioni:
“faremo fronte comune con tutti i soggetti politici, economici e sociali impegnati a far sì che lo stesso importante risultato ottenuto alle Isole Tremiti con la rinuncia di Petroceltic venga conquistato in tutte le coste italiane”, ha spiegato Taranto, aggiungendo che “siamo convinti che non può esserci futuro sostenibile, sviluppo e crescita economica senza tutela e salvaguardia del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico”.
Anche per questo motivo il sindacato si sta impegnando sul fronte del referendum sulle trivelle in mare, sostenendo la necessità di un “election day” che accorpi la consultazione popolare con il primo turno delle amministrative, facilitando l’affluenza al voto e con essa la partecipazione dei cittadini a una decisione che riguarda il futuro energetico italiana e la tutela del Belpaese.