Il commento di Nazzareno Mollicone dell’Ugl in merito alla norma prevista da un emendamento presentato dal governo sul tema delle pensioni

 

“Può essere accolta con favore la decisione del governo di elevare ad 8.000 euro annui l’esenzione fiscale totale per i pensionati, a partire dal 2016, perché sarebbe stato ingiustamente penalizzante rinviare ancora tale decisione”.
Questo il commento di Nazzareno Mollicone, dirigente confederale dell’Ugl, alla norma prevista da un emendamento alla Legge di Stabilità presentato dall’Esecutivo.
La misura prevede un innalzamento dell’area di esenzione per gli over 75 a 8mila euro dagli attuali 7.750. L’anticipo della no-tax area viene finanziato con 146,5 milioni nel 2016 ed per 43 milioni sul 2017 che registra un effetto traino. Le risorse vengono prese da una riduzione del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione. Il decreto, poi, prevede che l’eventuale effetto della deflazione, con un andamento negativo dei prezzi, viene sterilizzato azzerandone l’impatto. Vengono poi salvati gli effetti dei conguagli che sarebbero dovuti scattare nel 2015 sul 2014, mentre non viene bloccato l’eventuale effetto sul 2016.
Ma per il sindacalista “al di là di questa nota positiva, che tranquillizza milioni di pensionati e li esonera anche dall’incombenza dei modelli 730, restano ancora troppi i nodi che il governo non ha voluto affrontare in materia previdenziale: la questione dell’adeguamento annuo delle pensioni, l’assenza di interventi per una maggiore flessibilità in uscita che superi le rigidità delle attuali regole, la mancata proroga dell’opzione donna che consentirebbe alle lavoratrici con determinati requisiti di andare in pensione entro il 31 dicembre di quest’anno, la tutela degli esodati e infine, ma non ultima, quella della salvaguardia della ‘quota 96’ per il personale della scuola che, pur avendo maturato il diritto alla pensione, non può esercitarlo”.