Milloch (Ugl): “Dopo le date del referendum, programmato per il 15, 16 e 17 dicembre riprenderemo ad affrontare i nodi irrisolti della normativa, la politica strategica per il settore e a batterci per il superamento degli ostacoli, nei diversi teatri nazionali e aziendali”

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Siglato, dopo sette anni, il nuovo contratto nazionale per i lavoratori del trasporto pubblico locale.
L’accordo prevede un adeguamento salariale di 100 euro al mese, l’assistenza sanitaria integrativa e garanzie sulle clausole sociali a maggior tutela dei lavoratori.
Dopo la lunga notte di trattativa Fabio Milloch, segretario nazionale dell’Ugl Autoferrotranvieri ha evidenziato che “per l’approvazione definitiva dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl autoferrotranvieri e internavigatori è più che mai indispensabile consultare i lavoratori. Per tagliare un traguardo così importante, dopo anni di attesa, è necessario lasciar decidere loro e procedere vero una sola direzione: la tutela dei loro diritti, per troppo tempo affossati dall’indifferenza”.
Poi il sindacalista prosegue elencando le novità che caratterizzano l’accordo: “Il rinnovo contrattuale, prevede numerose novità riguardanti il mercato del lavoro, l’orario di lavoro e lo svolgimento delle attività, contemperate dall’introduzione delle clausole di salvaguardia, dagli aumenti retributivi, dal rafforzamento delle relazioni industriali”.
“Un passo importante e’ stato fatto nella direzione della normalizzazione di un settore nevralgico per l’economia nazionale – prosegue Milloch – per la funzionalità della mobilità del Paese, a cui siamo orgogliosi di aver contribuito, in termini propositivi e di impegno. Gli aumenti economici previsti dall’intesa evidenziano il riconoscimento del lavoro di oltre 115.000 lavoratrici e lavoratori che assicurano, quotidianamente, la mobilità a milioni di cittadini, anche in situazioni precarie e, a volta, pericolose. Ma i problemi che continuano a ostacolare il settore – evidenzia – sono ancora lungi da essere completamente risolti”.
“Per questo, il nostro impegno prosegue senza sosta. Dopo le date del referendum, programmato per il 15, 16 e 17 dicembre riprenderemo ad affrontare i nodi irrisolti della normativa, la politica strategica per il settore e a batterci per il superamento degli ostacoli, nei diversi teatri nazionali e aziendali”.
Prosegue, intanto in queste ore, lo sciopero dei lavoratori Tpl, responsabili delle linee periferiche del trasporto nella Capitale. Il Campidoglio nei giorni scorsi ha stanziato 12 milioni di euro a favore del consorzio per il pagamento degli stipendi arretrati, soldi che dovrebbero arrivare entro oggi. La protesta, però, prosegue e i duemila dipendenti che avevano chiesto il pagamento entro oggi degli stipendi arretrati di ottobre e novembre aspettano l’incontro che si terrà alle 18 tra i loro rappresentanti e la prefettura.
I lavoratori chiedono il versamento degli stipendi arretrati di ottobre e novembre entro la fine di questo mese e il rispetto dell’accordo siglato il 13 marzo scorso su regolarizzazione degli stipendi e tredicesima.
Dura la reazione di Daniele Torquati, Presidente del Municipio Roma XV. “Lo sciopero selvaggio da parte dei lavoratori di Roma Tpl non è più accettabile: otto giorni consecutivi di blocco del trasporto pubblico locale sono ormai al limite dell’illegalità”.