Dopo 11 mesi senza stipendio, i 40 lavoratori dell’Istituto Martuscelli di Napoli scendono in piazza per chiedere il pagamento degli stipendi e risposte certe sul proprio futuro.

Lavoratori dell'Istituto Martuscelli di Napoli incatenati ai cancelli della struttura

Lavoratori dell’Istituto Martuscelli di Napoli incatenati ai cancelli della struttura

I dipendenti hanno organizzato un presidio davanti ai cancelli della struttura, bloccando l’accesso: “non vediamo via di sbocco a questa incredibile, inumana ed ingiusta vicenda – hanno dichiarato alcuni lavoratori nel corso del presidio -, poiché siamo privi di qualsiasi ammortizzatore sociale; in quanto dipendenti pubblici non abbiamo diritto alla cassa integrazione, ma il Miur non riesce evidentemente per noi né a trovare un’altra collocazione né a garantire i benefici della mobilità. Molti di noi stanno subendo conseguenze enormi per questa situazione: debiti, sfratti, distacchi di utenze ed anche minacce di usurai”. Una vicenda drammatica, sulla quale è intervenuta anche il vice presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, l’On. Renata Polverini che, su proposta dell’Ugl, ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla situazione dell’Istituto.
Come evidenzia il segretario generale dell’Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo “in mancanza di garanzie immediate, la protesta dei lavoratori dell’Istituto Martuscelli di Napoli proseguirà ad oltranza: siamo pronti a mettere in campo tutte le iniziative necessarie ad ottenere il rispetto dei diritti dei lavoratori, professionalità specializzate nell’assistenza e nell’educazione di persone non vedenti ed ipovedenti che oggi si trovano in una situazione insostenibile a causa del dissesto finanziario dell’Istituto e dell’indifferenza delle istituzioni”. Un’indifferenza inspiegabile, considerando che un mese fa l’assessore alla Formazione e Pari opportunità della Regione Campania, Chiara Marciani, su invito dell’Ugl aveva visitato l’Istituto Martuscelli constatando “di persona le potenzialità dell’Istituto – ha dichiarato Ornella Petillo, segretario confederale dell’Ugl, che segue da vicino la vertenza insieme all’Ugl Scuola -, sia in termini di professionalità che di strutture, e promettendo un impegno che potrebbe anche passare per l’utilizzo dei fondi strutturali europei”.

Bandiera dell'Ugl al presidio dei lavoratori dell'Istituto Martuscelli di Napoli

Bandiera dell’Ugl al presidio dei lavoratori dell’Istituto Martuscelli di Napoli

Come ricorda Mascolo, “l’Ugl ha inoltre inviato alle istituzioni della Regione Campania una lettera per chiedere che l’Istituto Martuscelli di Napoli possa partecipare ai programmi di accoglienza degli immigrati predisposti per far fronte all’emergenza profughi”.
“Questa iniziativa, condivisa dai lavoratori e dal Commissario straordinario dell’Istituto, oltre a rilanciare le attività del Martuscelli e a salvaguardare più i posti di lavoro, inserirebbe l’Istituto in un contesto di importante valore umanitario, dando l’opportunità di rispondere positivamente ed efficacemente ad una vera e propria emergenza sociale, sulla quale anche Papa Francesco ha chiesto la massima attenzione”.
Per il segretario confederale dell’Ugl, Ornella Petillo, “questa soluzione sarebbe anche un modo per riqualificare il personale ed evitare la chiusura di un’istituzione ‘storica’ come il Martuscelli, che opera a Napoli dal 1873 occupandosi soprattutto della formazione scolastica dei non vedenti o ipovedenti e coprendo una vastissima area del Mezzogiorno”.
Purtroppo, fino ad oggi, non sono arrivate risposte. E dunque i 40 lavoratori dell’Istituto Martuscelli di Napoli sono in presidio per chiedere gli stipendi arretrati e certezze, senza le quali la protesta proseguirà ad oltranza, con l’Ugl pronta ad agire su tutti i fronti necessari.