L’economia italiana è in crescita, almeno secondo le stime dell’Ocse.
L’Organizzazione parigina, nell’ultima edizione del suo Economic Outlook, stima che il Pil italiano è visto in espansione dello 0,8% quest’anno e dell’1,4% sia nel 2016 che nel 2017. Una “promozione” per l’Italia che però il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, non condivide sostenendo che “molto probabilmente l’Ocse commette un errore di valutazione in merito agli effetti della crisi del commercio estero di Paesi molto importanti per la nostra economia come Cina, Usa, Germania che incidono per un punto sul Pil secondo le proiezioni del Def”.
Secondo l’Ocse, il Jobs act e gli sgravi per le assunzioni “stanno trainando la svolta del mercato del lavoro” in Italia, “hanno portato a un rilevante aumento dei nuovi contratti a tempo indeterminato e ampliato le reti di sicurezza sociale, rendendo la crescita più inclusiva”. L’Organizzazione punta poi l’accento sulle possibilità, sul fronte occupazione, legate alla creazione di una Agenzia Nazionale del Lavoro che permetterebbe “di definire e coordinare le politiche attive del lavoro fra le diverse regioni, contribuendo a dare lavoro di buona qualità a un maggior numero di persone”.In Italia – si ricorda – migliora il mercato del lavoro e il tasso di disoccupazione dal 12,3% di quest’anno dovrebbe scendere nel 2017 all’11%.
“Da parte dell’Ugl – sostiene ancora Capone – tali segnali di crescita sono già stati definiti effimeri e, leggendo tra le righe, sembrerebbe pensarla così anche l’Ocse quando incita l’Italia ad istituire un’Agenzia Nazionale del Lavoro, visto che le politiche attive si riveleranno cruciali per diminuire la disoccupazione strutturale. Qualcosa che anche i sindacati stanno chiedendo da tempo, ovviamente inascoltati”.
Nell’ Economic Outlook ci sono anche diverse raccomandazioni all’Italia al nostro Paese. L’Ocse che consiglia all’Italia di “spostare in modo permanente il peso della tassazione dal lavoro ai consumi e agli immobili e aumentare le tasse ambientali rafforzerebbe le basi per una crescita più forte, più inclusiva e più amica dell’ambiente”. Viene rilevato inoltre che “estendere i tagli ai contributi previdenziali è una priorità per consolidare la ripresa del mercato del lavoro”. Dal punto di vista ambientale, inoltre, arriva il consiglio di puntare a meccanismi di pagamento quali le tasse sul traffico e sull’inquinamento, mentre la tassazione dei veicoli dovrebbe essere strutturata in modo da riflettere le emissioni di anidride carbonica.
Se da una parte il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, definisce le stime dell’Economic Outlook “una buona notizia”, e il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, parla di un “riconoscimento importante, un sostegno ad andare avanti”, Capone ricorda come “il più autorevole quotidiano economico d’Italia, Produzione industrialeil Sole24Ore, proprio oggi inciti il governo a investire sul domani, perché a fronte di piccoli passi in avanti, ovvero una disoccupazione media intorno all’11,9 %, di cui resta molto difficile vantarsi anche se arrivasse all’11,7, bisogna sempre fare i conti con quattro milioni di inattivi e una disoccupazione giovanile di oltre il 40 per cento”.