Dopo un confronto serrato per tutto il mese di agosto, si apre finalmente uno spiraglio nella vertenza Atac: “il confronto con l’assessorato ai Trasporti di Roma Capitale – spiega il segretario nazionale dell’Ugl Autoferrotranvieri, Fabio Milloch – approda ad un primo risultato positivo per i lavoratori che ci consente di differire lo sciopero indetto per il 15 settembre e di tornare al tavolo della trattativa con l’azienda in un clima che ci auguriamo più sereno e costruttivo”.
“L’assessore alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale, Stefano Esposito,– prosegue Milloch – ha dato ampie assicurazioni sulla volontà del Campidoglio di discutere e ove possibile risolvere le questioni poste dall’Ugl alla base di una vertenza che, partendo da questioni concrete come il manuale dell’operatore di esercizio o le problematiche del mondo metro ferroviario, vuole offrire alla Capitale d’Italia un servizio sempre più efficiente e completo”.
“Ripristinando relazioni industriali più costruttive, siamo certi che riusciremo a far emergere tutti i problemi che attanagliano la categoria e che hanno però subito una autentica distorsione nella comunicazione esterna – aggiunge il sindacalista – dove lavoratori che hanno migliaia di giornate di ferie arretrate sono stati tacciati di scarso rendimento o di tentativi inesistenti di sabotaggio. Diamo volentieri atto all’assessore Esposito di aver da subito voluto affrontare personalmente tutte le vicende che ci interessano senza pregiudizi e con la volontà di approfondire problematiche sicuramente antiche, ma non per questo non risolvibili – conclude – così come ringraziamo il Prefetto Gabrielli ed il suo Capo di Gabinetto Gambacurta per aver dato a questa nostra vertenza il giusto peso e la necessaria considerazione”.
Apprezzamento per la decisione di tornare al confronto è stato espresso anche dall’assessore ai Trasporti di Roma Capitale, il quale ha ringraziato Atac e Ugl “per il raggiungimento di questo risultato, che non può che far bene ai cittadini romani” aprendo uno spiraglio in un’annosa vertenza.