L’Ugl ribadisce che la sicurezza è un diritto imprescindibile.

Due incidenti mortali sul lavoro nel giro di 24 ore. E’ avvenuto a Siracusa. A perdere la vita tre operai, due nel polo petrolchimico di Priolo Gargallo, cadendo in un pozzetto mentre effettuavano servizi di manutenzione, un altro nell’officina esterna dell’azienda Coemi travolto da un cancello di ferro, mentre lo ispezionava. Immediata la reazione di Ugl Cgil Cisl e Uil che hanno proclamato sciopero di 8 ore.
“Priolo – ha spiegato Giovanni Condorelli, segretario confederale dell’Ugl – rientra nel maledetto triangolo industriale che con Melilli e Augusta, costituisce il polo petrolchimico siciliano, fonte di veleni e incidenti”.
“L’Ugl – prosegue Condorelli – ha da sempre richiesto maggiore attenzione, denunciando la mancanza di sicurezza dei lavoratori, in particolare a Priolo, intesa come tutela e protezione della salute”. Il responsabile dell’Ugl Sicilia, Giuseppe Messina chiede che venga fatta chiarezza su quanto accaduto perché “la sicurezza è un valore imprescindibile”.
Per otto ore, il polo petrolchimico si è fermato in segno di lutto ei lavoratori hanno voluto ricordare i colleghi morti all’impianto Versalis e riaccendere i riflettori sull’emergenza sicurezza. Al termine dello sciopero indetto dai sindacati, è arrivata la convocazione del tavolo tecnico per affrontare la questione legata alla sicurezza nel polo industriale. Il segretario provinciale dell’Ugl Siracusa, Antonio Galioto, afferma “al tavolo convocato in Prefettura, dopo la nostra richiesta, ribadiremo che bisogna agire sul fronte della sicurezza, al fine di aumentare la prevenzione e i controlli sul territorio affinché le norme vengano rispettate. La sicurezza è un diritto ed è necessario l’impegno da parte di tutti gli enti e le istituzioni, a livello nazionale e locale, per far sì che simili tragedie non si verifichino più”.