‘Il ruolo della Donna nel sindacato’ è il titolo scelto dal coordinamento Donne Ugl per l’evento ‘Dday’ organizzato in mattinata presso la sede confederale dell’Ugl a Roma. Un momento di profonda riflessione sul cambiamento culturale e sociale che mette a dura prova l’universo femminile. Uno dei temi guida del dibattito è stata la conciliazione di vita e dei tempi di lavoro con le esigenze familiari, per il rilancio dei settori chiave delle politiche sociali e dell’occupazione femminile.
Welfare e qualità della vita sono due fattori imprescindibili. A spiegarlo è Ornella Petillo, segretario confederale dell’Ugl. “Il tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro non riguarda solo le donne ma è una battaglia che va concretizzata per il benessere dell’intera società. Sono molteplici le difficoltà che ostacolano la qualità della vita e il welfare, tema caro all’Ugl, fortemente penalizzato dai recenti tagli diretti ai servizi indispensabili per il sociale e per la qualità della vita”.
Il ‘Donna Day’, così lo ha definito Maria Antonietta Celata, responsabile del coordinamento Donne Ugl “è un momento di riflessione e di confronto sulle proposte da concretizzare, insieme, per il futuro di tante lavoratrici. C’è ancora tanta strada da percorrere ma è una battaglia che dobbiamo vincere”.
Il dibattito è stato arricchito da altri importanti interventi. Valentina Iori, segretario confederale, ha evidenziato il ruolo dell’Europa e della globalizzazione in questo cambiamento sociale e culturale che coinvolge pienamente il nostro Paese e tutte le difficoltà collegate al processo.
“In questi mesi – precisa la sindacalista – abbiamo affrontato tale tematica durante il nostro percorso di confronto con il territorio racchiuso nelle conferenze programmatiche. L’Europa ci indica la strada della globalizzazione dei diritti. In questo contesto massima attenzione va data alla donna, cuore pulsante del mondo del lavoro e del sociale, risorsa indispensabile ma che ha bisogno di tutele”.
Silvana Cappuccio, responsabile Politiche Globali Cgil, ha invece focalizzato l’attenzione sui contratti e sulle difficoltà che le donne, ancora oggi, vivono nel mondo del lavoro. Per Cappuccio “creare contrattazione, far rispettare ed applicare concretamente le norme e sradicare il triste fenomeno del lavoro nero, queste sono le uniche priorità”
Patrizia Conte Del Ninno, Presidente del Ciscos e responsabile Dipartimento Pari Opportunità, ha affrontato durante il suo intervento il tema della cooperazione internazionale, argomento che la vede impegnata costantemente in realtà povere e dove il ruolo della donna è particolarmente precario e spesso racchiuso nel solo ambito familiare. “I diritti delle donne e di ogni essere umano vengono tutelati anche dal lavoro svolto attraverso la cooperazione internazionale”.
La sindacalista ha fatto riferimento anche alla firma della Carta euro – mediterranea, importante strumento di tutela di diritti e valori per ogni essere umano. Un protocollo che punta all’equa partecipazione delle donne e degli uomini al processo decisionale, elemento fondante delle società democratiche.
Ha preso parola al dibattito, moderato da Fabiana Di Virgilio, conduttrice ed autrice, Ermenegildo Rossi, segretario confederale, che ha precisato: “La globalizzazione è il vero male del secolo, lavoratori e lavoratrici sono sempre più penalizzati”
A concludere l’evento Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl “Il ruolo della donna nel sociale – ha spiegato – nel sindacato e nel mondo del lavoro ha ancora bisogno di trovare giusto spazio. C’è ancora tanto da fare ma il sindacato è pronto a sostenere questa battaglia e tutelare i diritti di tutti”.