di Claudia Tarantino

Nel corso di un seminario su ‘Donne e droghe’, organizzato dal Dipartimento politiche antidroga, è stata presentata un’anticipazione della relazione annuale che lo stesso Dipartimento presenterà presto in Parlamento e che evidenzia come siano ‘sottostimati’ sia l’abuso di droga sia gli effetti delle nuove sostanze.

“Nel 2016 – si legge nel rapporto – sono stati 143 mila i tossicodipendenti seguiti dai servizi pubblici. Di questi, 19mila erano donne”. Inoltre, “il 28% delle giovani fra 15-18 anni ha riferito di aver assunto lo scorso anno una qualche sostanza illegale”. Le ragazze fanno più ricorso alla cannabis, pur dimostrando di avere “una maggiore consapevolezza del rischio”.

Sul tema è intervenuta anche la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi che, in occasione della Giornata mondiale contro la droga, denuncia una sorta di ‘sottovalutazione’ del fenomeno ed un rallentamento della lotta alla tossicodipendenza. La sua attenzione va, in particolare, alle ragazze che vengono drogate a loro insaputa nei locali per poi subire violenze sessuali.

La Boschi, però, sottolinea anche come l’aumento dell’uso di droghe fra le donne e tra le più giovani sia strettamente correlato con “la disponibilità della vendita online” e con “il ricorso a farmaci regolarmente prescritti che portano una folta fetta di donne a dipenderne”.

Anche il Libro Bianco sulla droga, 8/a edizione, promosso da ‘La società della ragione onlus’ insieme a ‘Forum droghe’, ‘Antigone’, ‘Cnca’ e ‘Associazione Luca Coscioni’, conferma questa tendenza, richiamando l’attenzione sul fatto che nel 2016 sono tornati ad aumentare i detenuti per reati legati alle droghe. “La repressione e il proibizionismo – si legge – hanno fallito”.

In particolare, il Libro Bianco sulla droga evidenzia il significativo aumento di segnalazioni ai prefetti di minori per consumo di sostanze illecite, +237% in un anno. “La repressione colpisce per quasi l’80% i consumatori di cannabinoidi (78,98%), poi i consumatori di cocaina (13,68%) e di eroina (5,35%)”.
Il 43,26% dei detenuti in Italia “è in cella per violazione della legge sulle droghe”. Al 31 dicembre 2016, infatti, se ne contano 17.733, reclusi per violazioni alle norme sulla produzione, traffico e detenzione di droghe illecite. “Si tratta del 32,52% del totale. Il 25,9% della popolazione carceraria è tossicodipendente (14.157 persone su 54.653), un numero in aumento”.

Un libro-diario che, invece, presenta l’importante attività svolta dagli operatori delle unità di strada che ogni giorno incontrano e curano i tossicodipendenti a Roma, è quello realizzato dalla Croce Rossa italiana, insieme alla Fondazione Villa Maraini: FATTI DI STRADA-Diario di un camper antidroga a Roma. “Da 25 anni – ha detto Flavio Ronzi, segretario generale della Cri – gli operatori di strada lottano contro la droga e questo li rende dei professionisti, ma lottano anche contro lo stigma, il moralismo, l’ignoranza, la violenza e l’emarginazione e questo li rende eroi e avamposto di umanità”. Per il fondatore di Villa Maraini, Massimo Barra, “l’interesse collettivo è che i tossicodipendenti abbiano accesso facilitato alle cure e non si debbano quotidianamente scontrare con la burocrazia che frena il processo di ingresso alla terapia, perché la terapia è la vera prevenzione contro la diffusione del fenomeno”.

Non dimentichiamo, infine, che il traffico illecito di stupefacenti finanzia il terrorismo. Sarebbe quindi il caso che il Governo intervenisse in maniera decisiva per arginare un fenomeno in continuo aumento.