di Claudia Tarantino

In occasione del 243° anniversario delle Fiamme Gialle, in programma oggi a L’Aquila alla presenza del Capo dello Stato, vengono resi noti i dati relativi al piano sulle ‘Omesse comunicazioni Iva’ da cui emerge un aumento del 300% dell’Iva evasa nel nostro Paese nei primi cinque mesi del 2017, per un ammontare di 3,5 miliardi di euro, contro i 900 milioni emersi l’anno scorso.

Come avrà modo di spiegare durante la cerimonia lo stesso comandante generale della Guardia di Finanze, Giorgio Toschi, si tratta di un piano d’azione che punta “a dare maggiore spinta all’adempimento spontaneo degli obblighi tributari, nella prospettiva di un rinnovato rapporto fra Fisco e contribuenti e di una nuova visione dei controlli fiscali, sempre più mirati e meno indiscriminati sulla generalità degli operatori economici”.

Fatto sta che tra i soggetti invitati a “regolarizzare la propria posizione fiscale con i cosiddetti ‘alert’ inviati dall’Agenzia delle entrate nell’attività di compliance, in molti non hanno risposto né si sono ravveduti.

Le cifre relative al lavoro svolto dalla Guardia di Finanza nel 2017, dalla lotta all’evasione e agli sprechi al contrasto della criminalità economica e organizzata e dei traffici illeciti, parlano chiaro.
Sono in aumento i casi di evasione fiscale internazionale: 339 in tutto (pari al 67% in più rispetto ai primi cinque mesi del 2016), tra residenze fittizie, occultamento di patrimoni e disponibilità all’estero, più altre ‘manovre’ compiute al solo fine di portare oltreconfine i redditi realizzati in Italia.
Un aumento del 198% è stato registrato nei sequestri ai soggetti fiscalmente pericolosi ai sensi della normativa antimafia applicata ai reati fiscali, con un valore che, dai 97,5 milioni di euro del 2016, ha raggiunto nel 2017 ben 290 milioni.
Sempre nei primi 5 mesi del 2017 è cresciuto il numero dei datori di lavoro verbalizzati per l’impiego di manodopera irregolare o in nero (+54%), degli arrestati per reati fiscali (+27%) e degli evasori totali scoperti (+12%).
È salito, inoltre, del 25% il numero delle verifiche e dei controlli conclusi.

Il messaggio del Presidente Mattarella
Nel messaggio inviato al Comandante delle Fiamme Gialle, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella esprime la “riconoscenza della Repubblica” alle donne e agli uomini del Corpo “per il loro impegno nella difesa dei principi di giustizia e legalità, tanto più significativi sul terreno della tutela della sicurezza economica e finanziaria del Paese, dei cittadini e delle imprese, base essenziale per ogni democrazia”.
I Finanzieri, però, non si sono distinti solo per il contrasto “di un ampio spettro di infiltrazioni criminali, dalle frodi negli appalti all’evasione fiscale, dalla corruzione alle truffe sull’utilizzo dei fondi pubblici”. A questi fronti, infatti, si è aggiunta “l’azione di ricerca e lotta ai flussi finanziari illeciti che alimentano il terrorismo internazionale”.
Mattarella, inoltre, ricorda gli altri campi di azione che hanno visto la Guardia di Finanza in prima linea, in coordinamento con le altre Forze Armate, come “l’instancabile opera di soccorso a favore delle popolazioni duramente colpite dalle recenti calamità naturali, che hanno sconvolto l’Italia centrale” e “la pregevole attività dei Finanzieri del comparto aeronavale nel costante impegno nelle operazioni di soccorso ai migranti che affrontano in condizioni disumane le grandi insidie del mare”.