di Annarita D’Agostino

Scade oggi alle 18 il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse per l’acquisizione di Alitalia. L’attesa di conoscere eventuali potenziali acquirenti della ex compagnia di bandiera cresce a mano a mano che si avvicina l’ora ‘X’, facendo passare in secondo piano le trattative per il rinnovo del contratto aziendale, scaduto il 31 maggio. I commissari straordinari hanno però sollecitato una soluzione condivisa e il superamento delle divisioni che, nei mesi scorsi, hanno segnato i rapporti fra i sindacati e i vertici aziendali. L’amministrazione straordinaria di Alitalia Sai e Alitalia Cityliner ha scritto ai sindacati che “deve adottare le misure necessarie per salvaguardare la sostenibilità delle operazioni e della gestione aziendale, alla luce della nota situazione economica e finanziaria, evitando un vuoto normativo”. Di qui la convocazione di un incontro per l’8 giugno “con l’obiettivo e l’auspicio di definire i trattamenti economici e normativi da applicare a partire dal mese di giugno”.
In attesa dell’apertura delle buste contenenti le dichiarazioni di interesse, si moltiplicano le ipotesi sui potenziali acquirenti. Il quotidiano La Stampa cita l’invito di fonti vicine al dossier a non dare troppa importanza a questa fase, visto che il processo per la vendita di Alitalia sarà lungo e ci saranno anche altri bandi: dopo l’apertura delle buste, i tre commissari, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, dovranno vagliare le manifestazioni di interesse e verificare tutti i requisiti, inviando poi ai mittenti idonei una lettera di procedura che fissa i termini, le modalità e i contenuti delle proposte di carattere non vincolante, che dovrebbero pervenire entro la fine di luglio.
Il vero nodo è la presentazione del piano industriale, atteso proprio per luglio, che disegnerà “la nuova architettura di Alitalia – scrive il quotidiano di Torino – che darà dunque un senso alle offerte”. Accanto ad ulteriori costi da tagliare, secondo gli analisti di settore Alitalia dovrebbe risolvere le criticità sul lungo raggio, liberandosi dalla joint venture con Air France, Kim e Delta, che limita i voli sul Nord dell’Atlantico dove invece la compagnia ha margini di guadagno.
Secondo le indiscrezioni circolate in questi giorni, potrebbero partecipare alla procedura di acquisizione l’americana Delta Airlines e i fondi di private equity Indigo Capital e Cerberus, interpellati dall’advisor finanziario Rothschild. Tacciono invece i competitor considerati i candidati più papabili, Lufthansa e Ryanair. Ma l’apparente ‘indifferenza’ cela l’attesa, e non solo. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la compagnia irlandese ha scritto una lettera all’Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del ministero del Lavoro, dopo un incontro a Roma, per manifestare la propria disponibilità ad assumere piloti, hostess, steward e ingegneri in esubero, da impiegare nelle basi operative a Palermo, Brindisi, Alghero, Cagliari, Lamezia, Bari, Catania e Trapani. L’interlocutore scelto non è casuale visto che il governo vorrebbe assegnare all’Anpal la gestione della crisi occupazionale attraverso il nuovo strumento dell’assegno di ricollocazione, che serve a pagare servizi di riqualificazione professionale al disoccupato evitando il ricorso ai classici ammortizzatori sociali. L’unica certezza, per il momento, è che ci sarà sicuramente personale in esubero da ricollocare. E i dossier aperti dovranno essere esaminati salvaguardando gli introiti della stagione estiva in corso, il periodo più redditizio dell’anno.