“Il nostro futuro siete voi in questa piazza: giovani, anziani, dirigenti, rappresentanti sindacali, iscritti e famiglie. In questa piazza si sente una brezza che non muove soltanto le bandiere e i nostri capelli, ma le nostra coscienze”.
Queste le parole pronunciate dal segretario generale Francesco Paolo Capone dal palco allestito a Piazza del Popolo a Latina in occasione del 1°Maggio.
“L’Italia forte dei lavoratori della nostra storia”: questo lo slogan scelto dal sindacato per l’evento di oggi, che ha rappresentato il culmine della due giorni di tavole rotonde, eventi culturali e musicali che hanno arricchito e dato voce al territorio di Latina.
Emozionate ed emozionanti le parole di Capone: “Latina è un luogo in cui la volontà del lavoro ha reso una palude un territorio redento, restituito alle famiglie e alla cittadinanza. E’ il simbolo di ciò che dovrebbe succedere in Italia: il nostro Paese al momento è in condizioni di stagnazione, non si vedono segnali di vita per lavoratori, imprese, anziani e cittadini. Adesso serve non solo la nostra volontà per rinascere, ma quella della politica e dei poteri forti: per questo negli ultimi due giorni abbiamo dialogato con i rappresentanti delle Istituzioni, confrontandoci con gli esponenti di tutte le parti e incalzandoli”.
Dal segretario generale anche un riferimento al cavallo di battaglia dell’Ugl: “dobbiamo avere il coraggio di dire che non siamo uno dei tanti sindacati, siamo l’Altro sindacato. Dobbiamo rompere gli schemi e portare avanti le nostre battaglie, prima tutte quella che è nel nostro dna: siamo da sempre il sindacato della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese”.
Capone ha poi citato lo slogan del primo maggio, l’ “Italia forte dei lavoratori della nostra storia”: dobbiamo sostituire la parola Italia con la parola Ugl: dobbiamo essere forti della nostra storia e dei lavoratori che rappresentiamo. Da questa piazza, da questa città dobbiamo rifondare il nostro sindacato, e con le nostre idee tutta l’Italia”.