di Annarita D’Agostino

Meglio tardi che mai: è il vecchio modo di dire che torna in mente sapendo che è online www.lavorochecambia.lavoro.gov.it, il portale del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali finalizzato a raccogliere contributi, opinioni e suggerimenti sul tema di come cambia il lavoro in relazione alla crescente diffusione dell’automazione e della digitalizzazione nella società e nei processi produttivi. A tre anni dall’approvazione del Jobs Act, che ha cambiato (in peggio) la legislazione sul lavoro in Italia, il ministro Poletti apre dunque una consultazione pubblica che mette a disposizione documenti e un’area ‘forum’ dedicata.
Pur se tardiva, l’iniziativa è sponsorizzata anche dalla Conferenza Regioni e dall’Ufficio Ilo Italia in linea con la riflessione sulla digitalizzazione dei processi produttivi promossa in vista del prossimo G7 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro.
“L’obiettivo – ha detto il ministro Poletti – è quello di tracciare un quadro del lavoro che cambia, con una particolare attenzione all’ impatto che la trasformazione tecnologica, determinata dall’ intreccio di digitalizzazione e automazione, ha e potrà avere sul lavoro, valutando da un lato le grandi opportunità che offre, dall’altro la sfida che pone in termini di sostenibilità sociale. Una trasformazione che non è neutrale, ma investe tutti gli aspetti della vita della nostra comunità, dal lavoro, al welfare, alle relazioni sociali. Per questo la nostra iniziativa non punta a definire soluzioni normative per situazioni specifiche e contingenti, ma a creare un quadro di riferimento per una strategia di lungo respiro che aiuti a governare i processi di cambiamento prevenendone le distorsioni e cogliendone le opportunità”.
La “strategia di lungo respiro” investe anche  il piano Industria 4.0 e, alla fine di maggio, “è in programma un appuntamento pubblico nel quale, grazie al lavoro del tavolo istituzionale e del comitato scientifico, tireremo le somme di questa prima discussione pubblica e ne trarremo delle linee guida che saranno a disposizione dell’azione del Governo e rappresenteranno il contributo italiano all’iniziativa promossa dall’Ilo per il suo centenario”.  Con l’auspicio che, questa volta, ci sia davvero spazio per la condivisione.