di Caterina Mangia

Addio ai tempi di “Vacanze romane”, quando l’America impazziva per la Vespa. A breve, la due ruote icona dello stile italiano dovrà pagare un prezzo salatissimo per varcare i confini Usa.
E’ notizia di oggi la nuova trovata del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il quale, non avendo preso bene la scarsa apertura dei mercati Ue alla carne di manzo americana trattata con gli ormoni, starebbe studiando una contromossa: una serie di dazi al 100 per cento su alcuni prodotti europei.
Secondo le indiscrezioni odierne del Wall Street Journal, nel mirino della “ripicca” trumpiana non sarebbe finita soltanto la Piaggio: altri prodotti europei, come l’acqua Perrier e il saporitissimo Roquefort, sarebbero nella black list.
Non è bastato dunque l’avvio della Brexit – avvenuto ieri con la firma da parte della premier britannica May dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona – a far tremare i mercati: adesso anche in America si agitano venti protezionisti.
Intanto, la Piaggio scivola in Borsa, registrando un crollo del 2,95 per cento a Piazza Affari, e i sindacati già tremano per il destino della Vespa e per le ricadute che la diminuzione delle esportazioni avrebbe sui lavoratori: “sarebbe una sciagura”, dicono.
Anche il sindaco di Pontedera Simone Millozzi è preoccupato per lo stabilimento Piaggio che ha sede nel Comune: “penso che di fronte a queste situazioni anche l’Europa dovrebbe fare sentire con forza la propria voce. E’ necessario contrastare certe scelte di Trump, non solo sul terreno politico ma anche culturale. Prima i muri, adesso il protezionismo”.
Intanto, la Coldiretti sonda il terreno e chiede cosa pensino gli italiani della carne trattata con gli ormoni: il 98 per cento dei cittadini è contrario alla sua imposizione sui mercati. Il Belpaese fa dunque muro: anche se il manzo fosse distribuito sui mercati, quasi nessuno sarebbe disposto ad acquistarlo e metterlo sulla propria tavola.