Dopo sette anni di blocco contrattuale ed estenuanti mesi di trattativa, finalmente, è stato sottoscritto l’ipotesi di rinnovo del CCNL per il triennio 2016 – 2018 del gruppo Anas. E’ Paola Avella, segretario nazionale della Federazione Ugl Viabilità e Logistica ad approfondire – insieme a La Metasociale – il soddisfacente risultato ottenuto ieri sera.

avella-2Avella, quali sono le novità che prevede questa ipotesi di contratto?

“Le novità più importanti sono legate al welfare con l’ampliamento dell’assistenza sanitaria per i lavoratori e i familiari di ulteriori 70 euro annui.

Spazio, inoltre, alla conciliazione tra i tempi di lavoro e vita familiare con l’istituzione della banca ore ed il conto individuale di solidarietà (donazione ferie e permessi non goduti per particolari casi), la frazionabilità oraria dei congedi parentali, nonché l’estensione dei diritti alle unioni civili. Importante risultato è legato all’introduzione di procedure a tutela delle lavoratrici vittime di violenza di genere. Istituito anche il premio di risultato il cui impianto definito nei primi

mesi del 2017″.

L’innovazione del nuovo Ccnl di Gruppo prevede il rafforzamento degli strumenti partecipativi esistenti (Comitato Sicurezza e Comitati Pari Opportunità) e la costituzione dell’Ente Bilaterale.

“Riteniamo indispensabile – precisa la sindacalista – sempre nel rispetto della conciliazione dei tempi di vita e lavoro,  il mantenimento del telelavoro e l’introduzione della clausola sociale a tutela dei lavoratori a garanzia della continuità del rapporto di lavoro. Ovviamente l’intesa raggiunta dovrà essere monitorata nel tempo e, alcuni punti – soprattutto quelli legati alla parte economica e a quella del welfare – dovranno essere approfonditi ulteriormente in successivi incontri. Il rinnovo contratto è uno strumento di fondamentale importanza per la garanzia dei diritti dei lavoratori e per la salvaguardia del lavoro stesso”.

Alla prima parte dell’ipotesi d’accordo è legato l’aspetto retributivo.

Dopo anni di attesa, con un blocco che i lavoratori del settore non meritavano, l’incremento retributivo sul minimo tabellare è di 118 euro al livello medio 81, riconosciuto in tre decorrenze (40 euro dall’inizio del prossimo anno, 38 euro da ottobre 2017 e 40 euro da marzo 2018 ed una tantum pari a 250 con decorrenza da febbraio 2017”.

Vi aspettavate di più?

“Ci aspettavamo il rinnovo ancor prima dello scadere dei sette anni. Il nostro settore ha subìto troppe penalizzazioni nel corso del tempo, gli ostacoli restano, ma il sindacato resterà vigile ed attento al fianco dei lavoratori sempre”.