Meridiana, dopo una lunga notte di trattativa scatta la proroga – concessa dal Ministero dello Sviluppo Economico – di 72 ore per la prosecuzione del confronto.
Ma la proposta lanciata dalla Qatar Airways lascia i sindacati con l’amaro in bocca. Troppi i dubbi legati sia agli esuberi che all’impianto contrattualistico.
“La proposta di Qatar Airways che ci è stata presentata dalle istituzioni è irricevibile perché, di fatto, è finalizzata a destrutturare l’impianto del ccnl di settore. Il governo intervenga per ristabilire condizioni adeguate alla prosecuzione del dialogo”.
E’ stata questa la reazione del segretario nazionale dell’Ugl Trasporto aereo, Francesco Alfonsi, in merito alla spinosa trattativa che mette in bilico il futuro di Meridiana.
”Gli effetti dell’attuazione del nuovo progetto, sia a livello normativo che economico, sarebbero ancora più nefasti della precedente proposta aziendale”.
”Qatar Airways – aggiunge Alfonsi – non offre soluzioni per gli esuberi e affievolisce ulteriormente la possibilità di portare a termine con successo il percorso effettuato negli ultimi due mesi per la ricerca di soluzioni condivise”.
“Non abbaseremo la guardia – conclude il sindacalista – fino a quando non avremo risposte certe. Nostro obiettivo e’ garantire un futuro a centinaia di lavoratori ed alle loro famiglie”.
In questa fase cruciale e delicata – secondo quanto si apprende – un gruppo ristretto di dirigenti dell’azienda, tra cui il presidente Marco Rigotti, volera’ domani nella capitale del Qatar. Una missione era in programma gia’ nei giorni scorsi ma e’ saltata dopo la decisione della compagnia araba di lasciare il tavolo della trattativa.
Ora il dialogo e’ ripreso, ma i sindacati proprio oggi hanno definito irricevibile la proposta di Qatar Airways: la missione potrebbe quindi avere come obiettivo quello di mediare ed evitare un nuovo irrigidimento dei potenziali partner arabi.
L’insoddisfazione del sindacato e’ relativa al tema degli esuberi, sia nell’area Ground/Maintenance che Assistenti di Volo.
Tra l’altro, l’impianto contrattuale proposto presenta gravi ed inaccettabili storture, quali ad esempio la durata quinquennale, oltre a pesanti tagli retributivi e disallineamenti dalla contrattualistica nazionale nella normativa del lavoro che debbono necessariamente essere corretti nel corso delle prossime ore di negoziazione.