di Caterina Mangia

Si è spento all’età di 83 anni Vittorio Merloni, ex patron di Indesit, azienda simbolo della rinascita italiana nel corso del boom economico degli anni ’60. In tanti hanno voluto rendere omaggio alla camera ardente, allestita nello stabilimento di Fabriano, cuore delle prime produzioni, e al funerale che si è tenuto a Fabriano.
La sua carriera d’imprenditore ha inizio nel 1960. Nel 1975 nasce la Merloni Elettrodomestici, ora Indesit Company, e ne diviene presidente ricoprendo la carica fino al 29 aprile 2010, data in cui lascia la Presidenza al figlio Andrea per assumere quella di presidente onorario.
Nel 1980 ricopre la carica di presidente di Confindustria, per quattro anni succedendo a Guido Carli, mentre quattro anni dopo viene eletto presidente di Centromarca, un’associazione italiana che si occupa dell’Industria di Marca, e resta in carica fino al 1988. Nel 2001 diventa, per quattro anni, presidente di Assonime, l’associazione italiana che rappresenta le società di azioni.
Dal mondo sindacale e quello politico sono arrivati messaggi di cordoglio.
“Siamo vicini alla famiglia di un uomo protagonista della storia industriale italiana – ha detto il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera – e che ha ricoperto ininterrottamente fino al 2010, con impegno e dedizione, la carica di presidente di una delle società leader in Europa nella produzione e commercializzazione di grandi elettrodomestici, fiore all’occhiello del nostro tessuto produttivo”. Anche la Cgil ha espresso “profondo cordoglio per la scomparsa di un grande imprenditore che riuscì a far diventare la sua città, Fabriano, il cuore di uno dei più importanti distretti mondiali degli elettrodomestici, trasformando la sua azienda da realtà regionale di metà degli anni Ottanta a leader mondiale del settore”.
Per la Cisl, “è stato un imprenditore innovativo ed intelligente”, mentre il numero uno di Confindustria Vincenzo Boccia, ricorda “i suoi grandi insegnamenti, come imprenditore e come presidente di Confindustria”.
Cordoglio è arrivato anche dal presidente della Camera, Laura Boldrini, che in una nota ha sottolineato come “con la morte di Vittorio Merloni non sono soltanto le Marche a perdere un grande imprenditore. La sua figura ha lasciato una traccia profonda nell’industria nazionale, portando nei decenni scorsi a risultati significativi un’azienda capace di crescere in rapporto con il territorio”. Di una “personalità di spicco per l’apertura e la lungimiranza delle sue idee, che ha lasciato una forte impronta nel mondo imprenditoriale italiano”, ha parlato il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, mentre il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha sottolineato che “è scomparsa una figura importante dell’Italia del ‘fare’”.