Francesco Paolo Capone, segretario generale Ugl

Francesco Paolo Capone, segretario generale Ugl

“I bonus non bastano, quello che occorre agli italiani è lavoro, meno incertezza e servizi”.
Lo sostiene il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, commentando i dati sulla fiducia dei consumatori a maggio 2016, secondo i quali continua a calare la fiducia delle famiglie, mentre e’ in rialzo quella delle imprese. L’Istat registra per i consumatori a maggio una diminuzione dell’indice a 112,7 punti da 114,1 del mese precedente. E’ il livello piu’ basso da agosto dello scorso anno nonostante i progressi della componente personale del clima. Il clima di fiducia scende nella manifattura, nelle costruzioni, nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio. Per le imprese, invece, l’indice Iesi aumenta a 103,4 da 102,7.
“Se ad una famiglia – spiega Capone – vengono a mancare o a diventare insicure le fonti del sostentamento, quindi i redditi, l’occupazione e le pensioni, a loro e ad ogni singolo componente non resta che stringere la cinghia. Una scelta obbligata anche per la progressiva carenza di servizi e per l’incremento delle tasse”.
“Sempre di più da parte dello Stato in primis e delle imprese poi – aggiunge – i contratti di lavoro non vengono rinnovati alla scadenza naturale oppure lo sono con aumenti troppo esigui, tutto ciò alimenta un pericoloso circolo vizioso che ci ha portato oggi alla deflazione”.
“L’Italia ha bisogno di lavoro – conclude Capone –, ma un lavoro diverso da quello creato dal Jobs Act, perché è di bassa qualità e privo di qualsiasi forma di tutela. Un lavoro che sia il prodotto di un mix sapiente di politiche attive e di politica industriale, quindi di investimenti mirati a riavviare attività economiche in crisi o crearne altre più strategiche”.