E’ da Roma, a Largo Carlo Goldoni, che ha preso il via, questa mattina, la campagna
dell’Ugl Lazio per chiedere al Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e al
Consiglio Regionale di ridurre l’aliquota fiscale sui redditi fino a 55.000 euro
lordi annui.

Presente anche l'On. Renata Polverini (FI)

Presente anche l’On. Renata Polverini (FI)

Un’iniziativa accolta con favore da numerosi cittadini che hanno avuto modo di
confrontarsi con i sindacalisti dell’Ugl presenti al gazebo, primo fra tutti il
responsabile della UR Ugl Lazio, Armando Valiani, e di rafforzare il percorso intrapreso dal sindacato per il sostegno economico e sociale di un territorio già fortemente provato dalla crisi.
Una raccolta firme – come spiega a La Metasociale durante l’intervista lo stesso
Valiani– contro una pressione fiscale iniqua che impedisce alle fasce di popolazione più deboli di poter sostenere anche spese comuni come quelle per generi alimentari e farmaci. (clicca qui per vedere intervista: https://youtu.be/7GUg40opYq0)

“La pressione fiscale – precisa Valiani – ha oltrepassato il limite e la nostra
mobilitazione diventa strumento necessario per rappresentare quella fetta di
popolazione maggiormente colpita e che chiede a gran voce una detassazione urgente
per riuscire a sopravvivere in un quotidiano fatto di mutui, bollette, affitto e
spese mediche”.

Stefano Cetica, Presidente Iper Ugl

Stefano Cetica, Presidente Iper Ugl

“Confrontandoci con i cittadini abbiamo avuto modo di toccare con mano i disagi che quotidianamente vivono. La nostra petizione è una richiesta d’aiuto e di sostegno. Una risposta all’emergenza sociale che stiamo vivendo da troppi anni. La Regione ha tutto il dovere di ascoltarci, di confrontarsi con noi e, soprattutto di trovare soluzioni utili per la tutela dei lavoratori, dei pensionati e di tutti coloro che tra mille difficoltà sono costretti a fare i salti mortali per pagare le tasse, le più alte d’Italia. Una lotta alla sopravvivenza davvero inaccettabile”.

Hanno partecipato all’iniziativa una ricca delegazione di dirigenti sindacali insieme al segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, al vicesegretario generale dell’Ugl, Claudio Durigon e al Presidente dell’Iper Ugl, Stefano Cetica.
Presente anche l’on. Renata Polverini, vice Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati e Responsabile nazionale del Dipartimento del lavoro e delle politiche sindacali di Forza Italia. Per Valiani “il sostegno della politica nazionale è fondamentale per poter convincere le istituzioni regionali ad alleggerire i carichi fiscali e liberare così risorse per rimettere in moto l’economia del territorio. Il nostro obiettivo – conclude – è sensibilizzare anche la politica nazionale su questa battaglia che, non a caso, abbiamo inaugurato il 1° Maggio, Festa del Lavoro. Non possiamo accettare la mossa unilaterale della Giunta Regionale guidata dal Presidente Nicola Zingaretti che di fatto svuota le tasche dei cittadini”. Le prossime tappe, che partiranno già dalla prossima settimana, si svolgeranno a Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti.

Francesco Paolo Capone, segretario generale dell'Ugl

Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl

Claudio Durigon, Vicesegretario Generale dell'Ugl

Claudio Durigon, Vicesegretario Generale dell’Ugl

 

 

 

 

 

 

 

IL CASO GEPIN CONTACT

Valiani insieme ai lavoratori della Gepin Contact

Valiani insieme ai lavoratori della Gepin Contact

Cosima e Flavia, sono due lavoratrici della Gepi Contact, ex call center di Poste Italiane. Due donne provate dalla stanchezza di questo ultimo anno, fatto di scioperi, incontri ed attese estenuanti.

Lavoratori Gepin Contact al gazebo Ugl Lazio

Lavoratori Gepin Contact al gazebo Ugl Lazio

In Gepin Contact la situazione recentemente è diventata sempre più difficile a causa
della perdita della commessa principale dei servizi di Contact Center di Poste
Italiane, assegnata al massimo ribasso a prezzi stracciati, che sta determinando un
esubero di circa 450 lavoratori sui 600 complessivamente impiegati nel gruppo.

La Gepin Contact ha sedi a Casavatore (Napoli) e a Roma, e da 15 anni gestiva il
call center nazionale del servizio postale, che rappresentava la commessa più
importante. Gli ultimi due anni sono stati segnati, da un lato, da cambi di
gestione, acquisizioni e mutamenti di progetto che hanno indebolito la società,
dall’altro, dalla mancata partecipazione (per una complicata questione di conflitto
di interesse) ai nuovi bandi di gara.

Delocalizzazione e gare al massimo ribasso, sono queste le due piaghe che hanno
affossato il comparto e contro le quali combattiamo da tempo – precisano in
un’intervista esclusiva a La Metasociale – stiamo vivendo momenti di forte ansia.
Il 10 maggio potremmo ricevere la lettera di licenziamento e ci sentiamo già
tagliati fuori dal mondo del lavoro ormai” (clicca qui per vedere intervista integrale alle lavoratrici https://youtu.be/Uwui3Om6ygo).