Ancora in strada per avere risposte. Una cinquantina di lavoratori di Alitalia Maintenance Systems, l’azienda che si occupa della manutenzione, revisione e riparazione di motori per aeromobili sono tornati a protestare davanti la sede di Alitalia.
Al centro del dissenso la scelta da parte della compagnia aerea di inviare a revisionare i motori a terzi: un altro brutto colpo per il settore. Da più parti e più volte è stato richiesto un intervento forte del Ministero dello Sviluppo Economico. Dall’inizio, infatti, segue questa vertenza e non solo ha garantito la trattativa con chi era intenzionato a rilevare questa azienda, ma si è impegnato ad intercedere con Alitalia- Etihad per evitare di commettere passi che potrebbero compromettere il buon esito di questa vertenza. Il lavoro deve rimanere in Italia.
Attorno alla protesta si è sviluppato il dibattito politico: anche la deputata Renata Polverini (FI), vice presidente della commissione lavoro, più volte ha sottolineato come “non e’ pensabile che una realta’ produttiva come Alitalia maintenance systems, un tempo fiore all’occhiello della compagnia di bandiera venga dismessa e con essa tutte le straordinarie professionalita’ dei suoi lavoratori. La risposta da parte delle istituzioni deve essere chiara e urgente. Non e’ possibile perdere ulteriore tempo”.
Malgrado i ripetuti appelli e le rassicurazioni, la situazione fino ad oggi non ha conosciuto nessun nuovo scenario e questo è molto grave. Come più volte sollecitato, sarebbe utile aprire un tavolo di confronto al mise con le organizzazione sindacali e Alitalia- Etihad per capire l’effettiva volontà da parte di tutti i partecipanti sul futuro di Alitalia Maintenace systems.