Secondo quanto spiegato dal Sole 24 Ore, Lufhtansa non ha ancora messo la parola “fine” all’affare Alitalia, tanto da aver rilanciato il suo progetto industriale alternativo a quello vedrebbe Ferrovie dello Stato affiancata dalla statunitense Delta e dal Ministero dell’Economia (a cui però manca almeno un altro socio, visto che il 40% del capitale – pari 300 milioni – rimane ancora da assegnare). Quello che però mette timore sono le pretese del vettore tedesco, che parlerebbe di un ridimensionamento della flotta Alitalia a 74 aerei, dai 117 attuali, e circa tremila esuberi, ai quali se ne potrebbero aggiungere altri duemila dei comparti handling e manutenzione, visto che Lufhtansa è interessata solo al settore aviation. Intanto da alcune dichiarazioni del presidente della Lazio, Claudio Lotito, traspare la sua intenzione di colmare il gap che avanzerebbe nella cordata FS-Delta-MEF. Secondo alcuni rumors Lotito, avrebbe parlato con chi segue il dossier Alitalia, spiegando che «se Delta mette 100 milioni di euro e io metto 300 milioni dev’essere chiaro che comando io». Sul quotidiano di Confindustria si legge comunque che «non sembra concreta la possibilità di avere altri soci. Dalla riunione preliminare di Fs con Lotito non si può capire, raccontano fonti finanziarie, se il patron della Lazio abbia delle chance per entrare nella complessa operazione o se la sua mossa sia invece destinata ad esaurirsi, come ritengono in molti, come un petardo sparato allo stadio. Peraltro Lotito deve comunicare risposte sulla struttura finanziaria e sul finanziamento dell’operazione».