Gli economisti intervistati dalla Banca Centrale Europea per l’indagine trimestrale Survey of Professional Forecasters prevedono un indebolimento dell’economia dell’Eurozona superiore a quanto immaginato finora. Secondo il sondaggio, il Pil aumenterà dell’1,2% nel 2019 e dell’1,4% sia nel 2020 che nel 2021, con revisioni al ribasso dello 0,3% per l’anno in corso e dello 0,1% per il prossimo. Invariate le stime per quello a seguire, mentre quelle di lungo termine (2023 nel caso del SPF) indicano un +1,4%. Limate di un decimo di punto anche le stime riguardanti l’inflazione del prossimo triennio: secondo gli economisti si attesterà all’1,4% a fine 2019, all’1,5% a fine 2020 e all’1,6% a fine 2021. Le aspettative d lungo termine (2023) indicano invece un’inflazione pari all’1,8%.