A febbraio l’Istat ha registrato «un ampio calo» dell0indice relativo al clima di fiducia dei consumatori, sceso a 112,4 punti dai 113,9 del mese precedente (quando si era registrata una crescita). L’indice, si legge nel commento alle rilevazioni, «raggiunge a febbraio il valore più basso degli ultimi 18 mesi e si caratterizza per un peggioramento dei giudizi e delle attese sulla situazione economica generale, mentre le opinioni sul quadro economico personale risultano nel complesso stabili nell’arco degli ultimi cinque mesi». Male anche il clima di fiducia delle imprese, sceso a 98,3 punti dai 99,1 di gennaio, mantenendosi per il terzo mese consecutivo al di sotto della soglia dei 100 punti. A far diminuire l’indice generale sono state le imprese di tutti i settori interessati dall’indagine, meno il commercio (da 102,9 a 105,4 punti). Nel manifatturiero l’indicatore è sceso da 102 punti a 101,7, riflettendo soprattutto il rallentamento delle attese sulla produzione, diminuite al +6 punti dai +6,6 del mese precedente. Migliorano i giudizi sulle scorte di prodotti finiti (da +5,2 a +5,4%) mentre peggiorano leggermente i giudizi sugli ordini (da -10,4 a -10,5). Dopo il marcato aumento di gennaio, è tornato a scendere anche l’indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione (da 139,2 punti a 135,5). In questo caso il rallentamento è legato strettamente a quello delle attese sull’occupazione (da +5,3 a +0,3%). Decisamente più lieve la diminuzione dell’indice di fiducia delle imprese dei servizi di mercato.