Domani Theresa May ci riproverà. Il suo sarà un nuovo tentativo di strappare il massimo dall’incontro con il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, in vista di una Brexit ormai davvero imminente. La premier britannica e Juncker, domani, si vedranno alle 18.30 a Bruxelles in un clima che si fa sempre più ostico. Honda dovrebbe aggiungersi – dopo i casi recenti di Dyson e Sony, tra gli altri – ai colossi che intendono lasciare il Regno Unito a causa dell’attuale fase di incertezza, m anche del rallentamento del settore automobilistico. Ma il divorzio di Londra dall’UE non sta provocando tensioni solo nella maggioranza e nel partito conservatore. Anche i laburisti sono alle prese con non pochi problemi: sette deputati dell’ala centrista favorevoli al secondo referendum hanno lasciato il partito in contrasto con Jeremy Corbyn e al suo piano B per una soft Brexit.