Coordinamento, condivisione, accuratezza: sono le tre parole d’ordine che l’Istat ha utilizzato oggi nel corso di un seminario, nel quale ha provato a spiegare il presente e le prospettive future. È indubbio che i numeri abbiano assunto, nel tempo, una sempre maggiore centralità, in quanto da essi derivano le decisioni di governo e parlamento, ma anche di imprese, sindacati e famiglie. L’appuntamento odierno è servito all’Istat per presentare la sempre maggiore integrazione fra domanda e costo del lavoro, un percorso non semplice, fortemente innovativo e che necessita di un costante raccordo con altri soggetti, a partire dall’Inps. Un’attenzione particolare è stata riposta ai temi della retribuzioni contrattuali e della contrattazione decentrata, due aspetti che interagiscono fra loro e che si interfacciano con l’altro grande tema delle relazioni industriali, del quale si dibatte spesso, soprattutto al di fuori delle stanze dell’Istat.