In attesa di un chiarimento da parte dei tecnici del Ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, azienda e sindacati raggiungono comunque una intesa che rassicura i lavoratori della Aferpi. Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm e Ugl Metalmeccanici hanno infatti sottoscritto un accordo con la direzione aziendale che mette in sicurezza gli stipendi per i prossimi tre mesi. Tutto ciò, come si anticipava, in attesa che il ministero chiarisca la portata del decreto sugli ammortizzatori sociali speciali. La soluzione prevede che sia l’azienda ad anticipare la cassa integrazione, versando le relative spettanze ai lavoratori coinvolti, salvo poi tirare le conseguenze del caso, una volta arrivata la comunicazione del ministero circa la natura della cassa stessa, se da considerarsi ordinaria o in deroga. Si tratta di una soluzione ponte che garantirà ai lavoratori dipendenti una integrazione in busta paga, compresa fra i 200 e i 300 euro, almeno fino a dicembre. I sindacati, al di là della necessità di garantire ai lavoratori un reddito, insistono forte, però, su un altro punto, vale a dire l’attuazione del piano industriale che dovrebbe portare al rilancio del sito di Piombino. Fra gli aspetti qualificanti, la formazione e la riqualificazione del personale, in accordo con la regione, e la rotazione del personale, in ragione dei tempi lunghi di attesa prospettati dalla nuova proprietà.