Non di solo di denaro vive l’uomo, ma, certamente, avere a disposizione parecchie risorse aiuta e non poco. Guardando alle statistiche sulla spesa in ricerca e sviluppo, non sembra esserci partita. In tutta l’Unione Europea, compreso il Regno Unito, la spesa in ricerca e sviluppo nel 2016 ammonta a poco meno di 303 miliardi di euro, vale a dire circa 600 euro per abitante. Il confronto con gli Stati Uniti d’America non sembra ammettere repliche. Il dato disponibile è quello dell’anno precedente; ebbene, nel 2015 la spesa in ricerca e sviluppo è arrivata a 453,2 miliardi di euro, poco meno di 1.400 euro per persona. È vero che larga parte di questa spesa è assorbita dalla ricerca militare ed in parte da quella spaziale, ma è pur vero che spesso è proprio dal campo militare che arrivano alcune delle migliori applicazioni nel settore civile. Si pensi, ad esempio, ad internet, ma anche a molte applicazioni sanitarie. Anche Corea del Sud e Giappone sono sopra all’Unione Europea per la spesa pro capite, rispettivamente con 1.037 euro e 1.022 euro. In termini complessivi, la spesa in ricerca e sviluppo giapponese arriva a poco meno di 130 miliardi di euro, quella coreana a 52,5 miliardi di euro. Più indietro la Cina, con una spesa pro capite di 147 euro, ma anche con 203,2 miliardi complessivi. Tornando in Europa, la Germania segna una spesa di 92.4 miliardi di euro (circa 1.125 euro per persona); a seguire la Francia (50,1 miliardi; 750 euro pro capite), il Regno Unito (40,5 miliardi; 618,7 euro per persona) e l’Italia (21,6 miliardi; 356,2 euro pro capite). Più indietro la Svezia, con 15,1 miliardi complessivi, ma anche con il secondo miglior dato pro capite certificato da Eurostat: 1.537 euro per persona. Al primo posto nella spesa in ricerca e sviluppo per abitante si posiziona la Svizzera, con 2.507 euro per persona (la spesa in assoluto è di 20,6 miliardi di euro). Decisamente più indietro la Russia, con 13,4 miliardi di spesa, vale a dire appena 115 euro per abitante.