Dal caldo l’ennesima minaccia. Questa volta ad essere a rischio è la birra. Tra le bevande alcoliche più antiche della Terra – una versione simile era già consumata nell’Antico Egitto –, entro il 2099 la birra potrebbe diventare una rarità e il suo costo raggiungere cifre esorbitanti. A dirlo è uno studio pubblicato sulla rivista Nature Plants. A condurlo è stato un team di ricercatori dell’Università di Pechino, guidati da Wei Xie, in collaborazione con alcuni esperti dell’Università della California coordinati da Steven Davis. La ricerca ha analizzato gli effetti del clima sulle coltivazioni di orzo, ingrediente fondamentale per la produzione di birra. I ricercatori hanno elaborato un modello in grado di prevedere scenari differenti a seconda delle diverse situazioni climatiche, per riuscirci hanno passato in rassegna gli impatti del caldo sui raccolti di orzo in 34 regioni del mondo. Cosa ne è venuto fuori? È emerso che le perdite medie del rendimento a seconda della gravità delle condizioni di calore potrebbero variare dal 3 al 17%. Detto altrimenti: una diminuzione dei raccolti del 17% si traduce in circa 29 miliardi di litri di birra in meno, all’incirca la stessa quantità consumata negli Stati Uniti nell’arco di un anno. A subire gli effetti maggiori dalla diminuzione della resa delle colture di orzo e il conseguente aumento del prezzo della bevanda, osserva lo studio, saranno i mercati dove se ne consumano grandi quantitativi.