Ricerca Ugl

di Fabio Verelli

Riuscire ad impostare efficacemente i cicli produttivi delle imprese con criteri ambientalmente sostenibili serve, soprattutto, alla tutela della natura e, conseguentemente, dell’Uomo, oltre che creare nuova occupazione e benessere diffuso. Ed è quello che si sta facendo, da almeno un quinquennio, nell’ambito della geen economy nel nostro Paese che vede la crescita, costante, di aziende “verdi” impiegando, oramai, ben il 13% della forza lavoro nazionale, praticamente oltre 2 milioni e mezzo di lavoratori.
Un dato certamente importante, un dato che ci segnala un modello produttivo veramente alternativo che riesce a superare la mera ed egoistica logica del profitto ad ogni costo.
Dalla nostra ricerca è emerso, inoltre, che la regione italiana che vede la maggior presenza di questa particolare attività è la Lombardia, in cui si prevedono almeno 800 mila nuovi occupati con specifiche competenze ambientali nel corso di tutto il 2018.
Il perché di tale accelerazione, negli ultimi anni, in questo specifico settore del mondo della produzione è da individuarsi in una reazione che parte dell’imprenditoria ha saputo mettere in campo per rispondere, adeguatamente, alla perdurante crisi economica mondiale.
Si è avuto il coraggio di investire sulla green economy, puntando su prodotti qualitativamente superiori e competitivi, in un sistema che ha valorizzato la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie, a basso impatto ambientale, col risultato di migliorare la produzione e ridurre significativamente le emissioni di CO2.
Di fatto, circa il 25% delle imprese italiane hanno optato per questa scelta e, visti i positivi risultati, hanno avuto ragione. Il settore agricolo, principalmente quello a specializzazione biologica, e quello manifatturiero, sono i comparti che più hanno ottenuto un made in Italy affidabile sui mercati internazionali, proprio perchè basato sulla qualità e sulla innovazione di nuovi prodotti.
Se si prosegue su questa strada, evitando sprechi energetici e rifiuti difficilmente riciclabili, inevitabilmente ne beneficerà non soltanto il sistema economico del nostro Paese, ma l’ambiente che ci circonda e, cosa importante, le future generazioni vivranno in un mondo migliore.