In cinque anni, dal 2011 al 2016, i lavoratori in distacco impiegati in uno dei Paesi europei sono diventati 2,3 milioni, con un incremento del 50%. Il dato è contenuto in una ricerca dell’Università Cà Foscari di Venezia, effettuata in nove Paesi, Italia compresa. Andando ad analizzare il fenomeno, è emerso che, in molti casi, il distacco copre casi di vero e proprio dumping sociale, visto che si registrano differenziali del 30% negli stipendi. L’edilizia e servizi sono i settori maggiormente interessati.