Tutti insieme a chiedere delucidazioni al nuovo amministratore delegato di Fca, Mike Manley. Le organizzazioni sindacali firmatarie degli accordi in Fiat (Fim Cisl, Uilm Uil, Ugl Metalmeccanici, Fismic Confsal e Quadri) hanno scritto ai vertici aziendali per avere un confronto sul Piano industriale per il quadriennio 2018-2022. Le sigle sindacali, dopo aver ricordato che hanno espresso un parere positivo sul programma di lavoro complessivo, insistono sulla necessità di avere nel dettaglio quelle che sono le intenzioni sulle assegnazioni produttive per ciascun stabilimento, un passaggio decisivo anche per capire il volume di investimenti a fronte di una situazione contingente che appare preoccupante. Fca è da quattro anni in crescita, ma ora si stanno aprendo scenari nuovi – si pensi ad esempio ai nuovi vincoli ambientali – che sono coincisi con una prima flessione nelle vendite. Le organizzazioni sindacali e, più in generale, i lavoratori hanno accolto con favore la notizia che nello stabilimento di Melfi sarà prodotta la Renegade ibrida. Con questa macchina, Fca entra decisamente in un mercato che inevitabilmente è destinato a crescere e a soppiantare in tempi rapidi i motori diesel. Si tratta di una partita importante sulla quale pesa, inevitabilmente, il volume degli investimenti messi in campo, pure con riferimento alla ricerca e all’innovazione.