Non interessa direttamente la circolazione dei mezzi, ma è comunque una astensione dal lavoro destinata ad incidere sul servizio ferroviario. Si fermano, infatti, ed è la seconda volta in pochi, i dipendenti addetti ai servizi di pulizia delle stazioni e dei treni, nonché gli addetti a tutti questi servizi cosiddetti accessori: ristorazione, pulizia a bordo, accompagnamento sui vagone notte. Il perché di questa nuova astensione che interessa il personale in appalto è spiegato in un comunicato unitario delle federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confsal: «Nel settore la crisi occupazionale, a causa dell’esaurimento degli ammortizzatori sociali, è già in corso e sono già state avviate procedure di licenziamento collettivo». Come se non bastasse si registrano ritardi o mancati pagamenti delle retribuzioni che mettono complessivamente a rischio, secondo i dati forniti dai sindacati, che si appellano al Ministero del lavoro, almeno 2mila addetti su 10mila totali.