Decisivo l’apporto e il sacrificio dei lavoratori dipendenti. La questione romana

Dopo l’importante accordo delle scorse settimane sottoscritto a Palermo dalle federazioni di categoria di Cisl, Uil ed Ugl con azienda, regione e comune che offre nuove prospettive ai circa 3.400 operatori del capoluogo siciliano, notizie confortanti arrivano anche da Napoli. In questo caso, l’intesa risale al febbraio del 2017. A diciotto mesi di distanza, l’azienda attiva nel settore dei call center sembra aver trovato finalmente una certa stabilità, tanto che nel semestre si è raggiunto un risultato positivo per circa 150mila euro. In base agli accordi presi a suo tempo, ai dipendenti dovrebbe ritornare parte di questo utile attraverso la corresponsione di una una tantum, avendo essi rinunciato agli scatti di anzianità ed avendo congelato il trattamento di fine rapporto. Resta invece in piedi la vicenda del licenziamento collettivo dei 1.666 addetti della sede romana, tema all’attenzione dello stesso ministro del lavoro, Luigi Di Maio.