Rinnovata la richiesta di stralciare le concessioni degli ambulanti e dei balneari

Tutti in pressing contro la Bolkestein. Diventa sempre più ampio lo schieramento che si oppone alla direttiva comunitaria sulla liberalizzazione delle concessioni con particolare riferimento agli ambulanti e a quelle demaniali. È da tempo che alcune sigle sindacali, in particolare la Ugl, e gli organismi di rappresentanza del mondo del commercio ambulante sono impegnate ad evidenziare gli effetti negativi che si avrebbero su una popolazione di piccolissime imprese che generano comunque occupazione. La direttiva sconta, infatti, una impostazione errata e, soprattutto, avulsa dal nostro sistema produttivo, decisamente diverso da quello del nord Europa. Alla schiera di coloro che si stanno opponendo alla Bolkestein si sono aggiunti in queste ore anche Confcommercio e Confesercenti che hanno chiesto al governo di legiferare in materia di commercio ambulante, così da contrastare il crescente fenomeno dell’abusivismo quantificabile in almeno un miliardo di euro all’anno. L’esecutivo, da parte propria, ha assicurato più volte che la sua intenzione è quella di andare in Europa a battere i pugni, dando seguito alla risoluzione del giugno scorso presentata da Forza Italia con la quale si chiede appunto ogni atto utile ad escludere l’applicazione della direttiva servizi per gli ambulanti e i balneari. Il ministro Gian Marco Centinaio ha anticipato l’istituzione di un tavolo interministeriale sul tema.