Da settembre potrebbe partire il nuovo affondo dell’amministrazione Trump contro la Cina: gli Stati uniti hanno infatti stilato una nuova lista di prodotti da tassare per un valore complessivo di circa 200 miliardi di dollari. Come spiegato da Robert Lightizer, rappresentante del commercio degli Stati Uniti, la decisione è una risposta «alla rappresaglia cinese e alla loro incapacità di cambiare le loro pratiche. Una risposta appropriata che servirà a eliminare le dannose politiche industriali cinesi». «Da oltre un anno – ha scritto in una nota -, l’amministrazione Trump ha pazientemente chiesto alla Cina di mettere fine alle sue pratiche sleali, di aprire i mercati e impegnarsi verso la concorrenza fondata sulle forze di mercato».