di Francesco Paolo Capone
Segretario Generale UGL

L’UGL rappresenta un caso pressoché unico nel panorama sindacale non solo italiano, ma anche europeo. Non appartiene, infatti, come la stragrande maggioranza delle organizzazioni rappresentative dei lavoratori, alle due aree culturali social-democratica e cristiano-democratica, ma fa riferimento alla tradizione ideale della cosiddetta “destra sociale”, pur mantenendo – naturalmente – una rigorosa indipendenza di giudizio e di azione dalla politica e dai governi, di qualunque colore essi siano. Non il sindacato di un partito, ma autonomo, legato solo alla forza delle proprie idee e dei propri valori. Oggi più attuali che mai in tutto il Vecchio Continente perché se la sinistra ed i popolari hanno abdicato alle istanze dei cittadini europei, diventando di fatto i difensori del grande capitalismo finanziario internazionale e gli alfieri del globalismo ultra-liberista, noi patrioti di matrice sociale – sovranisti, si direbbe oggi –  siamo rimasti l’ultimo baluardo a difesa il modello sociale europeo e sempre più persone si riconoscono nella visione del mondo alla quale facciamo riferimento. Ciò vale in politica dove i movimenti assimilabili alla destra sociale stanno attraversando una fase di ascesa in tutta Europa, ma ciò accade anche nell’ambito sindacale ed è per questo che il “sindacalismo patriottico” dell’UGL vive oggi una stagione di grande sviluppo. Tuttavia negli altri Paesi del Continente non esistono sindacati come il nostro, capaci di dar voce a chi ha determinate idee e valori. In questo periodo storico è quindi fondamentale che non solo in Italia, ma in tutta Europa, possano sorgere e prosperare associazioni di lavoratori simili alla nostra con l’obiettivo di garantire la dovuta tutela nei luoghi di lavoro e di interpretare le istanze sociali ed economiche nel dialogo con gli altri sindacati, nelle trattative con le organizzazioni dei datori di lavoro, nel confronto con la controparte politica ed istituzionale. Ma anche al fine di dar vita ad un fronte sindacale comune europeo fra associazioni che hanno simili principi e un’analoga visione del lavoro, del sociale, dell’economia, dato che al giorno d’oggi molte battaglie hanno dimensioni che travalicano i confini nazionali. Per questo l’UGL ha incontrato oggi a Bruxelles i rappresentanti delle forze che credono nel valore della Patria e che hanno una visione sociale simile alla nostra, ossia quelli uniti nel gruppo dell’Europa delle Nazioni e delle Libertà, nell’ambito di un incontro avente a tema proprio il nostro sindacato e la sua storia originalissima, nella speranza che, anche nel resto d’Europa, il sempre maggiore numero di persone che si identificano nei partiti affini alla nostra destra di ispirazione sociale possano trovare una forma di rappresentanza non solo nella sfera politica, ma anche nel mondo del lavoro.