La lunga trattativa alla fine ha portato ad un risultato condiviso, tanto più importante perché dà delle risposte concrete che, viceversa, non ci sarebbero state in caso di mancata definizione di una intesa. Per Tim, si apre ora l’accesso alla solidarietà a rotazione per ventisei giornate anno su base mensile, mentre i 4.500 esuberi saranno gestiti attraverso i prepensionamenti, in particolare con lo strumento della isopensione. «È una trattativa che è stata portata avanti dai sindacati che poi hanno coinvolto il Ministero del lavoro – ha commentato il neo ministro Luigi Di Maio, riconoscendo così il ruolo decisivo delle organizzazioni sindacali -. Ci sarà massima attenzione nel seguire le conseguenze di questo accordo, che dovrà essere approvato anche dai lavoratori con un referendum interno, un principio che sta alla base dei valori della forza politica che rappresento». L’intesa, sottoscritta da Uilcom, Fistel-Cisl, Slc-Cgil ed Ugl Telecomunicazioni, unitamente ai rispettivi coordinamenti nazionali Rsu, permette di evitare la messa in cassa integrazione straordinaria di circa 29mila dipendenti, al posto della quale è previsto un anno di contratto di solidarietà. Come ha spiegato il segretario nazionale dell’Ugl Telecomunicazioni, Stefano Conti, «sono anche state modificate le soglie di accesso al premio di risultato per facilitarne l’accesso ad un numero maggiore di lavoratori».