Dopo le deboli performance rilevate nei primi mesi del 2018, per maggio le stime preliminari dell’Istat segnalano un’accelerazione dell’indice nazionale dei prezzi al consumo, che tornano, su base annua, sopra la soglia del punto percentuale. Stando alle rilevazioni, infatti, rispetto ad aprile si registra un aumento dello 0,4%, mentre rispetto al maggio 2017 l’indice riporta un +1,1%, contro il +0,5% si un mese fa.  Commentando i dati, l’Istituto nazionale di statistica spiega che il ritorno dell’inflazione sopra il punto percentuale è stato trainato da beni e servizi di grande rilevanza nelle spese quotidiane delle famiglie. «I prezzi degli alimentari – si legge nella nota -, in particolare freschi, quelli di benzina e gasolio sono cresciuti più di quanto non siano cresciuti in media quelli degli altri prodotti, definendo un quadro di tensioni inflazionistiche per i prodotti ad alta frequenza di acquisto. Tensioni si rilevano anche per prodotti legati alla filiera turistica, quali trasporto aereo, alberghi e pacchetti vacanza internazionali». Anche il dato acquisito per il 2018 torna a crescere, attestandosi all’1%, ma rimane ancora piuttosto bassa l’inflazione di fondo, pari allo 0,6%. Sempre più vicina al 2% auspicato dalla Banca centrale europea, invece, l’inflazione della zona euro: secondo i dati diffusi questa mattina dall’Eurostat, l’inflazione annua dell’Eurozona dovrebbe essere pari all’1,9% a maggio 2018, in rialzo rispetto all’1,2% registrato in aprile 2018. Un’accelerazione, spiega l’istituto europeo, legata in larga parte al forte aumento messo a segno dai prezzi dell’energia: si parla del +6,1% contro il +2,6% del mese precedente.