A marzo 2018 l’Istituto nazionale di statistica ha registrato una nuova flessione congiunturale delle vendite al dettaglio sia in termini di volumi (-0,8%) che in valore (-0,2%). Una performance che, associata a quella dei primi due mesi del 2018, ha comportato una flessione anche a livello trimestrale: -0,3% per i volumi di vendita e una contrazione di ugual misura per il valore delle vendite stesse. Entrando nel dettaglio è possibile osservare come a diminuire siano state in entrambi i casi le vendite non alimentari (-0,7% in valore e -0,8% in volume tra febbraio e marzo e -0,9% in valore e -0,3% in volume nel corso del trimestre).

Anche a livello tendenziale il confronto mostra una flessione piuttosto marcata delle vendite di prodotti non alimentari. In questo caso il volume delle vendite ha registrato un calo dell’1% a fronte del +6,8% registrato per i volumi di alimentari venduti, mentre in termini di valore le vendite non alimentari sono scese dello 0,8%, contro il +7,5% che ha interessato il valore di quelle alimentari. Una crescita quest’ultima che, come spiega l’Istituto nel commento alle rilevazioni, ha risentito in misura rilevante dell’effetto della Pasqua. «Poiché – si legge – nel 2018 la Pasqua è caduta il 1° aprile e nel 2017 il 16 aprile, i maggiori acquisti di beni alimentari, tradizionalmente legati alle festività pasquali, quest’anno si sono concentrati a marzo, mentre nel 2017 hanno avuto luogo a marzo», tant’è vero che se si guarda al dato tendenziale corretto per gli effetti di calendario le vendite di prodotti alimentari sono aumentate in misura minore: +2%. Un fattore, questo, che di conseguenza ha influenzato anche il dato relativo alle vendite della grande distribuzione (+7%), «nella quale si concentra una larga parte della commercializzazione di beni alimentari (+10%)». Limitato, invece, l’impatto della Pasqua sul risultato delle imprese operanti su piccole superfici. In questo caso l’indice tendenziale delle vendite alimentari, pur aumentando del 2%, è stato contrastato dal -2,4% di quelle non alimentari, comportando una flessione dell’indice generale dell’1,3%. In lieve calo anche il commercio elettronico: -0,3%.