” Il segretario generale di Ugl Telecomunicazioni, Fabrizio Tosini, sigla insieme a Uilcom e Fistel-Cisl”

Il 21 settembre Telecom ha raggiunto con Ugl Telecomunicazioni, Uilcom, Fistel-Cisl e un accordo sulla mobilità volontaria di 330 dipendenti per i quali, a fronte di un incentivo economico, sono previsti due anni di mobilità e poi il pensionamento.
“Con questo accordo – ha spiegato al termine della trattativa il segretario generale dell’Ugl Telecomunicazioni, Fabrizio Tosini – l’Ugl, insieme alle altre organizzazioni sindacali, ha dato prova del senso di responsabilità con il quale da sempre svolge il suo ruolo, mantenendo un serio confronto costruttivo con Telecom Italia, con l’obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione come l’esodo incentivato e i contratti di solidarietà che, sicuramente, tutelano i lavoratori e che certamente sono il giusto strumento per consentire a Telecom Italia di avviare un corretto percorso di riorganizzazione”.
Da sottolineare che l’accordo fa seguito a quello del 7 settembre, con cui i sindacati firmatari – Cgil esclusa – sono riusciti a incassare la cancellazione della societarizzazione dei call center, a fronte di un aumento degli esuberi ovvero da 1700 a 3000, sventando qualsiasi possibilità di licenziamento, grazie proprio al ricorso degli strumenti consentiti dalla legge Fornero.
“Per quanto attiene i Contratti di Solidarietà – aggiunge Tosini – entro la prima decade di ottobre si dovranno definire le percentuali da applicare ai lavoratore di tutti i settori interessati. Il sindacato ha chiesto di ripartire la solidarietà difensiva in maniera equa su tutta la popolazione di Telecom evitando sperequazioni fra i diversi settori”.
Al tavolo sull’accordo per la procedura di mobilità volontaria per 330 lavoratori di Telecom Italia, di cui agli artt. 24 e 4 della Legge n. 223/1991, l’Ugl Telecomunicazioni era rappresentata dal componente della Segreteria Nazionale e Coordinare Nazionale, Antonio Vitti, il quale ha chiesto di proseguire in tempi brevi un confronto, in particolare, in merito all’art. 4 della Legge Fornero.