Nubi nere e tempestose si addensano sul futuro di Valtur. È di questi giorni il paradosso che, in un Paese come l’Italia, il quale con i suoi tesori artistici e naturali dovrebbe richiamare milioni di turisti da ogni parte del mondo, non si riesca ad assicurare un futuro agli oltre mille dipendenti che lavorano nei villaggi vacanze, ai quali si sommano i circa cento lavoratori della sede di Milano. L’incontro al Ministero dello sviluppo economico, che doveva servire per sciogliere positivamente alcuni nodi, a conti fatti, rischia di segnare un punto di non ritorno. Il Fondo Investindustrial, che ha la proprietà di Valtur, al di là di alcune rassicurazioni fatte trapelare in passato, ad oggi non ha presentato alcun piano di rilancio e risanamento, avendo come obiettivo immediato il solo concordato preventivo liquidatorio. Insomma, una situazione tanto critica che rischia di riflettersi anche su chi ha già prenotato la prossima vacanza estiva.