Il 2017 si è chiuso con un buon risultato per il settore delle costruzioni. Le ultime rilevazioni dell’Istat mostrano infatti una forte accelerazione per il mese di dicembre rispetto ai risultati messi a segno nel corso dei mesi precedenti. Nel confronto congiunturalel’indice riportaun aumento del 2,1%, contro il +0,4% del mese precedente e i due cali consecutivi registrati a settembre (-0,7%) e a ottobre (-0,4%). Un risultato che ha consentito alla produzione complessiva del 2017 di aumentare dello 0,3%, mettendo così a segno il primo aumento della produzione da diversi anni (le serie storiche dell’Istat partono dal 2010 e da allora il 2017 è il primo anno con il segno “più”).  Certo, rispetto al 2008 la strada da fare è ancora molta: basti pensare che, secondo l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), oggi i livelli produttivi sono ancora inferiori del 36,4% (-3,9% la media Ue) e che, secondo uno studio di ImpresaLavoro, le ore lavorate nel settore sono crollate di ben 28,6 punti tra il 2010 ed il 2016 (-1,7% la media europea). I risultati del 2017 fanno comunque ben sperare. Che il settore si stia piano piano riprendendo lo confermano anche le ultime rilevazioni riguardanti il clima di fiducia delle imprese.  A gennaio, infatti, l’indice di fiducia delle imprese di costruzione è salito 129,2 punti dai 127,1 di dicembre, mentre le attese sull’occupazioni passano da -8,8 punti a -4,7 punti. A migliorare è soprattutto la fiducia delle imprese dedite alla costruzione di edifici (da 115 a 120 punti) e anche in questo caso si rileva un lieve miglioramento delle attese sull’occupazione (da-7,4 punti a 6).