La sicurezza e l’igiene sul lavoro non sono per tutti, anzi. Vi sono infatti numerosi lavoratori che non si vedono tutelati a dovere. Come noto, il decreto legislativo 81/2008, conosciuto come il testo unico in materia di salute ed igiene nei luoghi di lavoro, nel definire il campo di applicazione esclude dallo stesso il personale viaggiante sui mezzi di trasporto. Per tali lavoratori, il luogo di lavoro non è il pullman, il treno o l’aeroplano, ma la rimessa nella quale il mezzo di trasporto viene ricoverato fra un viaggio e l’altro. Una situazione paradossale: il luogo di lavoro non è dove il lavoratore passa ore ed ore, ma un posto, dove, nella migliore delle ipotesi, si passa qualche minuto ogni giorno. Da qui una serie di conseguenze negative per il lavoratore che si vede limitato nei propri diritti, anche previdenziali, connessi al riconoscimento della mansione usurante. È da tempo che il tema è centrale nelle trattative sindacali. L’ultima iniziativa in ordine di tempo è della Federazione del trasporto aereo della Ugl che ha lanciato una campagna di sensibilizzazione volta al riconoscimento dello status di usurante dell’attività, tema sul quale è impegnata anche la federazione delle attività ferroviarie. La federazione del trasporto pubblico locale della Ugl ha, da parte propria, richiesto che il pullman venga considerato luogo di lavoro, con tutto quello che ne consegue in termini di microclima.